Il conto termico incentiva gli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili in edifici esistenti.
I relativi provvedimenti si propongono di:
- dare impulso alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili;
- accelerare i progetti di riqualificazione energetica degli edifici pubblici.
Il grande vantaggio rispetto alle altre forme di incentivo fiscale riguarda il breve tempo di recupero di parte dei costi sostenuti per l’intervento.
Per esempio, se l’ammontare dell’incentivo non è superiore a 5.000 €, viene erogato in un’unica rata entro un massimo di due mesi.
In questo articolo vedremo come si calcola l’incentivo termico applicato alla pompa di calore.
Criteri di ammissibilitĂ al conto termico per la pompa di calore
Prima di tutto è necessario verificare i criteri di ammissibilità degli interventi; sono parametri tecnici riportati sulle certificazioni dei produttori dei sistemi e componenti solari.
i. l’installazione deve sostituire parzialmente o integralmente l’impianto di climatizzazione invernale giĂ presente nell’immobile di qualsiasi categoria catastale (tranne F/3). La sostituzione parziale è ammessa solo nel caso di un impianto pre-esistente dotato di piĂ¹ generatori di calore;
ii. la messa a punto e l’equilibratura del sistema di distribuzione, regolazione e controllo;
iii. l’installazione su tutti i corpi scaldanti di elementi di regolazione di tipo modulante agente sulla portata, tipo valvole termostatiche a bassa inerzia termica, a esclusione:
a. dei locali in cui l’installazione di valvole termostatiche o altra regolazione di tipo modulante
agente sulla portata sia dimostrata inequivocabilmente non fattibile tecnicamente nel caso
specifico;
b. dei locali in cui è installata una centralina di termoregolazione con dispositivi modulanti per la regolazione automatica della temperatura ambiente. In caso di impianti al servizio di piĂ¹ locali, è possibile omettere l’installazione di elementi di regolazione di tipo modulante agenti sulla portata esclusivamente sui terminali di emissione situati all’interno dei locali in cui è presente una centralina di termoregolazione, anche se questa agisce, oltre che sui terminali di quel locale, anche sui terminali di emissione installati in altri locali;
c. degli impianti di climatizzazione invernale progettati e realizzati con temperature medie del
fluido termovettore inferiori a 45°C;
iv. l’installazione di efficaci sistemi di contabilizzazione individuale dell’energia termica utilizzata, nel caso di impianti centralizzati a servizio di molteplici unità immobiliari e/o edifici;
v. per gli interventi con potenza termica utile superiore a 200 kW, è obbligatoria l’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore e la comunicazione al GSE delle misure dell’energia termica annualmente prodotta dagli impianti e utilizzata per coprire i fabbisogni termici;
vi. le pompe di calore elettriche devono avere un coefficiente di prestazione COP almeno pari ai valori riportati nella successiva tabella 3 del Decreto; la misura del COP deve essere dichiarata e garantita dal costruttore della pompa di calore sulla base di prove effettuate in conformitĂ alla UNI EN 14511. Al momento della prova, la pompa di calore deve funzionare a pieno regime per le tipologie di pompa e condizioni di scambio termico (fluidi termovettori e temperature) e in tabella 3 del Decreto;
vii. le pompe di calore a gas devono avere il coefficiente di prestazione GUE almeno pari ai valori riportati nella successiva tabella 4 del Decreto;
viii. la misura di GUE deve essere dichiarata e garantita dal costruttore della pompa di calore sulla base di prove effettuate in conformitĂ alle seguenti norme, restando fermo che la misura deve essere effettuata nelle condizioni di funzionamento a pieno regime per le tipologie di pompa e condizioni di scambio termico (fluidi termovettori e temperature) fissate nella tabella 4 del Decreto:
a. UNI EN 12309-2 per le pompe di calore a gas ad assorbimento (riferendo i valori di prova al potere calorifico inferiore p.c.i)
b. UNI EN 14511:2011 per le pompe di calore a gas a motore endotermico (poichĂ© per le pompe di calore a gas endotermiche non esiste una norma specifica, si procede in base alla EN 14511, utilizzando il rapporto di trasformazione primario – elettrico = 0,46)
ix. le emissioni in atmosfera degli ossidi di azoto NOx (espressi come NO2), dovute al sistema di combustione, devono essere calcolati in conformità alla vigente normativa europea e devono essere inferiori a 120 mg/kWht per le pompe di calore a gas ad assorbimento e inferiori a 240 mg/kWht per le pompe di calore a gas con motore a combustione interna. Tali valori sono riferiti all’energia termica prodotta;
x. nel caso di pompe di calore elettriche o a gas dotate di variatore di velocitĂ (inverter o altra tipologia), i pertinenti valori del COP e del GUE previsti dalle tabelle 3 e 4 del Decreto devono essere ridotti del 5%;
Per gli interventi realizzati in interi edifici con impianto di riscaldamento di potenza nominale totale (da intendersi potenza nominale totale utile) maggiore o uguali a 200 kWt, ai fini della richiesta di incentivo la diagnosi energetica ante-operam e APE post-operam sono obbligatorie, a pena di decadenza, per il riconoscimento degli incentivi.
Beneficiari dell’incentivo del conto termico per la pompa di calore
Possono beneficiare degli incentivi:
- il o i proprietari dell’immobile su cui viene realizzato l’intervento (cosiddetto Soggetto Ammesso) oppure
- un affittuario o altro soggetto che abbia la disponibilità dell’immobile in quanto titolare di altro diritto reale o personale di godimento, previa autorizzazione da parte del proprietario (cosiddetto Soggetto Ammesso Equiparato)
Per poter ottenere l’incentivo, è necessario dimostrare che se ne stanno anche sostenendo i costi e che il pagamento sia eseguito in modo tracciabile. Quindi è importante che chi richiede l’incentivo sia la stessa persona a cui sono intestate le fatture e che sia il titolare del conto corrente da cui viene eseguito il bonifico.
Nel caso in cui l’intervento sia eseguito nell’ambito di un contratto di prestazione energetica o di gestione energia, sarà invece la ESCo a richiedere l’incentivo.
Calcolo dell’incentivo del conto termico per la pompa di calore elettrica
L’incentivo annuo è definito in funzione:
- dell’energia termica prodotta annualmente;
- dalle performance invernali della pompa di calore espresse dal valore del COP;
- da specifici coefficienti di valorizzazione dell’energia (distinti per dimensione e tipologia installativa in funzione dell’utilizzo del calore prodotto
L’incentivo annuo si calcola con la seguente formula:
Dove:
Ia tot: incentivo annuo (rata annua) in €. L’incentivo totale (Itot) è costituito dalla sommatoria delle rate annue previste dalla tabella A del decreto, che corrispondono a:
– 2 annualitĂ per i generatori con potenza termica utile nominale ≤ 35 kW;
– 5 annualitĂ per i generatori con potenza termica utile nominale > 35 kW.
Ci: Uguale coefficiente di valorizzazione dell’energia termica prodotta definito nella tabella 7 del decreto;
Ei: energia termica incentivata prodotta in un anno, espressa in kWht e calcolata con la seguente relazione:
Dove:
COP: coefficiente di prestazione della pompa di calore installata, come dedotto dai dati forniti dal produttore, nel
rispetto dei requisiti minimi espressi dalla tabella 3 del Decreto.
La misura del valore del COP, che concorre al calcolo dell’incentivo, deve essere dichiarata e garantita dal
costruttore, sulla base di prove effettuate in conformitĂ alla norma UNI EN 14511:2011, alle condizioni di
valutazione normalizzate, così come definite nella norma stessa.
Qu: energia termica prodotta dall’impianto, espressa in kWht è calcolata come segue:
Dove:
Pn: potenza termica nominale della pompa di calore installata
Quf: coefficiente di utilizzo della pompa di calore dipendente dalla zona climatica come riportato nella tabella 6 del Decreto.
Esempio 1: Calcolo dell’incentivo per la pompa di calore monosplit
Impianto costituito da una piccola pompa di calore ad espansione diretta con le seguenti caratteristiche tecniche:
Località MILANO – zona termica E
Tipologia di pompa di calore: split aria/aria
Potenza nominale: 2,5 kW (incentivo per 2 annualitĂ )
COP: 5
Calcoliamo il valore Qu = Pn x Quf = 2,5 x 1.700 = 4.250 kWht
Calcoliamo Ei = Qu x (1-1/COP) = 4.250 x (1-1/5) = 3.400 kWht
Calcoliamo l’incentivo annuo Ia tot = Ei x Ci = 3.400 x 0,06 = 204 € / anno
Calcoliamo l’incentivo totale che viene pagato in un’unica rata: 204 x 2 = 408 €
Considerando che il costo indicativo (dipende molto dal tipo di opere da eseguire) della pompa di calore:
- 900 € + l’IVA al 10% = 990 €
L’incentivo del conto termico coprirebbe il 41,2% dei costi.
Esempio 2: Calcolo dell’incentivo per la pompa di calore idronica monoblocco
Impianto costituito da una piccola pompa di calore ad espansione diretta con le seguenti caratteristiche tecniche:
Località MILANO – zona termica E
Tipologia di pompa di calore: aria/acqua
Potenza nominale: 6,7 kW (incentivo per 2 annualitĂ )
COP: 4,5
Calcoliamo il valore Qu = Pn x Quf = 6,7 x 1.700 = 11.390 kWht
Calcoliamo Ei = Qu x (1-1/COP) = 11.390 x (1-1/4,5) = 8.858,89 kWht
Calcoliamo l’incentivo annuo Ia tot = Ei x Ci = 8.858,89 x 0,11 = 974,48 € / anno
Calcoliamo l’incentivo totale che viene pagato in un’unica rata: 974,48 x 2 = 1.948,96 €
Considerando che il costo indicativo (dipende molto dal tipo di opere da eseguire) della pompa di calore:
- 5.000 € + l’IVA al 10% = 5.500 €
L’incentivo del conto termico coprirebbe il 35,4% dei costi.